Ri no shugyo, waza no shugyo (Studio dello spirito e studio della tecnica)

…L’allenamento austero dello spirito è l’allenamento austero della tecnica: superando l’Io e non facendosi fagocitare dai moti interni (emozioni, desideri, pregiudizi ) si è liberi, si ha una consapevolezza inconscia che vale a dire una incoscienza inconsapevole. Qui nasce il vero guerriero a mio avviso. La vera maestria in un’arte è se si è padroni dello spirito e della tecnica Superando l’Io e non facendosi fagocitare dai moti interni (emozioni, desideri, pregiudizi ) si è liberi, oggi questa è la differenza tra Budo e sport. Nel Budo la perfezione tecnica (Shosa), almeno in Giappone non viene apprezzata particolarmente. La dimensione di cui parliamo è diversa. Richiede un lungo periodo di maturazione spirituale sotto la guida di un maestro della Via. Solo così si può capire “un’intera vita senza limiti“.
Nel Budo c’è un’espressione che è “ikken-hissatsu“: indica la tecnica ben affinata, ma significa “uccidere in un sol colpo“. Non s’intende l’atto materiale, ma nell’interpretazione filosofica il Maestro utilizza tale espressione per indicare l’azione che origina dall’agire puro, autentico. Attenzione perché è una meta irraggiungibile dato che si lega al concetto di assoluto, al superamento dell’ultimo limite. ikken-hissatsu nella pratica include sempre il Sundome (attenzione), cioè la capacità di fermarsi due centimetri prima di colpire l’obiettivo.
Hikken-hissatsu e Sundome sono i due poli della capacità d’azione dell’uomo.
Efficacia e controllo vanno a braccetto. L’esecuzione di tecniche prive di efficacia o concentrazione induce ad un atteggiamento interiore sbagliato.

Leave a Comment