Ten no Kata” Il Kata dell’universo”

Forma, tipo, modello, norma. In questo Kata si possono ritrovare tutte le componenti dell’universo, della terra e dell’umano. Ultimamente anche il Maestro Shirai in occasione del Memoria Taiji Kase parla di questa forma come unione tra cielo e terra indicano la via dell’uso del corpo, dello spirito e della tecnica.

Shin Gi Tai:

Ten No Kata : Il kata dell’universo

Ten No
Cielo, Imperatore

TEN  NO  KATA

FORMA  DEL  CIELO

Chi No Kata : Il kata della terra

Chi No
Terra

CHI  NO  KATA

FORMA DELLA TERRA

Jin No Kata : Il kata della vita

JIN No
Vita, Persona,
Genere Umano

JIN  NO  KATA

FORMA DELLA VITA

Origine: Il Kata venne codificato dallo stesso Maestro Gichin Funakoshi che selezionando le tecniche dai più di trenta kata che formano la cultura marziale del Karate Do. Il Maestro ha inteso dare uno strumento Tecnico/Educativo velocemente acquisibile da chiunque siano essi principianti, donne, bambini o vecchi, infatti nel suo libro KARATE DO NYUYMON egli scrive:
“Il Ten no kata (forma del cielo) non è un kata tramandato dal passato: si tratta, piuttosto di un kata composto da mosse che ho selezionato dagli otre 30 kata tradizionali che formano il palinsesto del karate-do. Il primo criterio di selezione che ho adottato nello scegliere le tecniche è stato valutarne l’adeguatezza per i principianti. Questo kata può essere praticato da solo (nella forma “omote”) e (nella forma “ura” praticata come esercizio di coppia) ma è adatto specialmente per l’allenamento di gruppo…”

In kata si compone in due parti una OMOTE (Davanti) va eseguita da solo senza l’aiuto dell’avversario e una parte URA (Dietro) che necessita di un partner ed è una prima forma di esecuzione del Kumite.

Particolarità  tecniche: Devono essere curati sia gli spostamenti omote che ura che le posizioni.

Ogni tecnica deve venir eseguita partendo dalla posizione hachijidachi.

(OMOTE)

  1. Passo avanti destro eseguendo Oizuki chudan
  2. Passo avanti sinistro eseguendo Oizuki chudan
  3. Passo avanti destro eseguendo Oizuki jodan
  4. Passo avanti sinistro eseguendo Oizuki jodan
  5. Passo avanti con gamba sinistra eseguendo Gyakuzuki chudan
  6. Passo avanti con gamba destra eseguendo Gyakuzuki chudan
  7. Passo avanti con gamba sinistra eseguendo Gyakuzuki jodan
  8. Passo avanti con gamba destra eseguendo Gyakuzuki jodan
  9. Indietreggiando con la gamba sinistra eseguire Gedanbarai Gyakuzuki chudan
  10. Indietreggiando con la gamba destra eseguire Gedanbarai Gyakuzuki chudan
  11. Indietreggiando con la gamba sinistra eseguire Ude uke chudan e contrattaccare con Gyakuzuki chudan
  12. Indietreggiando con la gamba destra eseguire Ude uke chudan e contrattaccare con Gyakuzuki chudan
  13. Indietreggiando con la gamba sinistra eseguire Shutouke chudan e contrattaccare con nukite chudan
  14. Indietreggiando con la gamba destra eseguire Shutouke chudan e contrattaccare con nukite chudan
  15. Indietreggiando con la gamba sinistra eseguire Shuto barai jodan Gyakuzuki jodan
  16. Indietreggiando con la gamba destra eseguire Shuto barai jodan Gyakuzuki jodan
  17. Indietreggiando con la gamba sinistra eseguire Age Uke jodan e contrattaccare con Gyakuzuki chudan
  18. Indietreggiando con la gamba destra eseguire Age Uke jodan e contrattaccare con Gyakuzuki chudan
  19. Indietreggiando con la gamba sinistra eseguire Uchikomi jodan e contrattaccare con Gyakuzuki chudan
  20. Indietreggiando con la gamba destra eseguire Uchikomi jodan e contrattaccare con Gyakuzuki chudan

(URA)

Ogni tecnica di attacco deve essere eseguita partendo dalla posizione Gedanbarai indietreggiando, l’attacco e sempre Oizuki ai vari livelli citati, al contrario il difensore inizia il movimento sempre dalla posizione hachijidachi e indietreggiando esegue le tecniche di parata richieste. All’inizio le tecniche di difesa e contrattacco avranno tempi lunghi con il passare del tempo tali tempi di reazione dovranno necessariamente essere eseguiti più velocemente.

Solo nella prima tecnica l’attaccante effettua un Gedanbarai sinistro avanzando, tutto il resto dell’applicazione avviene eseguendo uno spostamento indietreggiando. Classificheremol’attaccante con la lettera “A” il difensore con la lettera “D”.

Tutta la sequenza inizia dalla posizione YOI.

  1. A – Un passo avanti Gedanbarai sinistro attacco Oizuki gedan destro
    D – Un passo indietro con gamba destra difesa Gedanbarai sinistro Gyakuzuki chudan destro.
  2. A – Un passo indietro Gedanbarai destro attacco Oizuki gedan sinistro
    D – Un passo indietro con gamba sinistra difesa Gedanbarai destro Gyakuzuki chudan sinistro.
  3. A – Un passo indietro Gedanbarai sinistro attacco Oizuki chudan destro
    D – Un passo indietro con gamba destra difesa ude uke chudan sinistro Gyakuzuki chudan destro.
  4. A – Un passo indietro Gedanbarai destro attacco Oizuki chudan sinistro
    D – Un passo indietro con gamba sinistra difesa ude uke chudan destro Gyakuzuki chudan sinistro.
  5. A – Un passo indietro Gedanbarai sinistro attacco Oizuki chudan destro
    D – Un passo indietro con gamba destra difesa shutouke chudan sinistro nukite chudan destro.
  6. A – Un passo indietro Gedanbarai destro attacco Oizuki chudan sinistro
    D – Un passo indietro con gamba sinistra difesa shutouke chudan destro nukite chudan sinistro.
  7. A – Un passo indietro Gedanbarai sinistro attacco Oizuki jodan destro
    D – Un passo indietro con gamba destra difesa shuto barai jodan sinistro afferrando il polso dell’avversario torcendolo eseguire Gyakuzuki jodan destro.
  8. A – Un passo indietro Gedanbarai destro attacco Oizuki jodan sinistro
    D – Un passo indietro con gamba sinistra difesa shuto barai jodan destro afferrando il polso dell’avversario torcendolo eseguire Gyakuzuki jodan sinistro.
  9. A – Un passo indietro Gedanbarai sinistro attacco Oizuki jodan destro
    D – Un passo indietro con gamba destra difesa Ageuke jodan sinistro Gyakuzuki chudan destro
  10. A – Un passo indietro Gedanbarai destro attacco Oizuki jodan sinistro
    D – Un passo indietro con gamba sinistra difesa Ageuke jodan destro Gyakuzuki chudan sinistro
  11. A – Un passo indietro Gedanbarai sinistro attacco Oizuki jodan destro
    D – Un passo indietro con gamba destra difesa Uchikomi jodan sinistro Gyakuzuki chudan destro
  12. A – Un passo indietro Gedanbarai destro attacco Oizuki jodan sinistro
    D – Un passo indietro con gamba sinistra difesa Uchikomi jodan destro Gyakuzuki chudan sinistro.

Tra le scuole tradizionali di Okinawa ve ne è una che è riconosciuta come la più “aristocratica” ed è quella della famiglia Koshiro, oggi conosciuta come Kojo.

Questa famiglia ha le sue origini nel 1400. Lo stile Kojo ryu (che appartiene alla scuola Shorei) prevede lo studio di diversi kata classificati in tre gruppi: TEN kata, JIN Kata e CHI kata. Le tre nomenclature si riferiscono a Cielo, Terra e Uomo. In alcune letterature si può trovare la differenziazione dei tre livelli in Universo, Cielo e Terra, in questo caso i kata Jin (uomo) vengono chiamati KU (cielo- vedi KU shan Ku o Kan KU dai) e quindi avremo TEN Kata, KU Kata e CHI Kata.

In entrambi i casi si tratta di identificare i livelli ALTO, MEDIO e BASSO. Esiste una letteratura per cui si dice che questi kata siano in qualche modo legati all’astrologia orientale e si riferiscano ai segni oroscopici cinesi (la famiglia Kojo sembra discendere da una delle numerose famiglie cinesi che si stabilirono a Naha attorno al 1700). In Okinawa la Kojo Ryu è una delle scuole più apprezzate. Certamente il Maestro Funakoshi, uomo di grande intelligenza e cultura non era all’oscuro della storia e della presenza sul territorio di questa scuola. E non è detto che ne abbia tratto utili insegnamenti per il suo karate.

Leave a Comment